Ico Parisi è stata una delle figure di spicco della cultura comasca del’900. Già attivo presso lo studio Terragni nel 1936, si laurea in architettura a Losanna nel 1950. Opera poi come architetto (si ricordano, fra gli altri, il Padiglione soggiorno della Triennale di Milano, 1954, la chiesa di Santa Maria dell’Osa a Fonteblanda di Grosseto, 1962, e le numerose abitazioni private), come designer (mobili, oggetti, vetri, ecc.), come “uomo delle utopie” che affronta presente e futuro con una serie di proposte provocatorie e ironiche. A lui e al suo lavoro hanno prestato attenzione la Biennale di Venezia (1976), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1979), il Musée d’Ixelles (1980), Documenta a Kassel (1982), il Centre Pompidou di Parigi (1983), il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano (1986), la Galleria Civica di Modena (1990 e 1994), la Pinacoteca Civica di Como (1995).