Nella sua attività di architetto e urbanista, Elizabeth de Portzamparc progetta edifici che fungono da simboli architettonici a supporto di nuovi valori e da potenti punti di riferimento urbani che strutturano e abitano abilmente i luoghi in cui sono costruiti. Aperto alla città e ai suoi abitanti, i progetti del Musée de la Romanité di Nîmes, il Grand Equipement Documentaire (Grand Documentary Facility) di Aubervilliers e la stazione RER Le Bourget sono stati immaginati come luoghi in cui "vivere" si possono facilmente realizzare proprio e la cui architettura è progettata per creare spazi locali stimolanti che migliorano la qualità della vita degli utenti.
Applicando il suo pensiero e la sua esperienza sull'identità di città e metropoli, progetta strutture che rafforzano le qualità del contesto in cui sono inserite. Con un'architettura sobria, leggera e snella, basata sul alleggerimento delle masse e sull'economia delle forme e dei materiali, privilegiando l'uso degli spazi con doppia esposizione e una forte relazione con la natura, creano un'atmosfera, trasmettendo valori collettivi facilmente identificabili e dialogo aperto con l'ambiente urbano. Attraverso il suo duplice approccio sociologico e architettonico, combina i requisiti dell'ambito sociale, urbano ed ecologico con la costruzione di forme ottimali, un approccio coerente che è leggibile su ogni scala del suo lavoro. I suoi progetti si caratterizzano per la loro flessibilità innovativa, i layout architettonici progettati per favorire la socialità su scala sia dell'edificio che della città, dando molta importanza alle interconnessioni spaziali totali.
https://www.elizabethdeportzamparc.com